l'importanza dei metalli primari per gli anodiI metalli primari sono metalli prodotti dalla fusione diretta del minerale.

In particolare, i metalli primari non ferrosi come l’alluminio o lo zinco sono importanti per le industrie manifatturiere dell’UE, per la sostenibilità e per la crescita economica. Sono insostituibili per molti prodotti dei settori automobilistico, aerospaziale, dell’ingegneria meccanica, della protezione dalla corrosione e dell’edilizia. Le loro caratteristiche termiche, elettriche e di isolamento uniche, unite alla riciclabilità infinita e al peso ridotto, li rendono indispensabili per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e delle risorse dell’UE.

Per quanto riguarda la protezione dalla corrosione, il fattore più importante per rendere efficace un anodo è evitare alcuni metalli che riducono le prestazioni della lega, come ferro, rame, cromo, piombo o nichel. In realtà, alcuni di questi metodi causano una passivazione sul lato esterno dell’anodo con risultati indesiderati.

Infine, ma non meno importante, i metalli primari sono l’unico modo per controllare la tua lega e mantenerla stabile ed esattamente uguale in ogni lotto di produzione.

Utilizzando metalli secondari (metalli prodotti dalla rifusione di rottami provenienti da altre industrie sconosciute) non saprai mai cosa aspettarti da una composizione chimica.

Inoltre, la maggior parte delle industrie (tipografia, lattine di alluminio, ecc.) utilizza leghe riciclate a basso costo, quindi non sfrutta le caratteristiche uniche dei metalli primari, già menzionate in precedenza, e poiché le impurità sono troppo elevate, passano nelle leghe di seconda mano.

In base alla nostra esperienza, molte volte i clienti si lamentano di aver acquistato un prodotto di bassa qualità e senza marca che non funziona. Chiediamo sempre di fornirci un campione per poterlo testare con il nostro spettrometro certificato ARL 3460. I risultati delle impurità sono quelli attesi.

Come diciamo sempre, se non vedi risultati di corrosione su un anodo, controlla lo scafo dell’imbarcazione. Uno di questi due deve essere sacrificato.

L’elettrolisi non si ferma mai!

Vassilis Petrakis

Ingegnere di produzione – Consulente tecnico/commerciale – Protezione catodica, Katradis SA